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La birra è bevanda nazionale in Germania con consumi pro capite tra i più alti in Europa, di una produzione che supera gli 85 milioni di ettolitri. Furono i monaci a dare origine alla tradizione birraria tedesca durante i periodi di digiuno che duravano quaranta giorni. In questo lasso di tempo potevano infatti bere birra che era molto spessa, consistente, quasi una zuppa, tanto che veniva chiamata “pane liquido”. Tutto questo avveniva in Baviera, già nell’VIII secolo all’abbazia di Weihenstephan e nel 1040 la città di Frisinga autorizzò la produzione di birra nel monastero. La produzione non è mai cessata, e il birrificio è il più antico del mondo ancora in attività.
La storia della birra mondiale non sarebbe stata la stessa senza la fondamentale influenza della Germania e della Baviera in particolare.
Il 1516 segnò una linea di demarcazione nella produzione. Fu infatti in quell’anno che il duca Guglielmo IV di Baviera, emanò il celebre Reinheitsgebot, il cosiddetto “Editto della purezza”, che mutò per sempre il mondo birrario. Promulgato in realtà per riservare l’uso di frumento e segale a favore dei panificatori, ebbe il grande effetto di tutelare la qualità della birra, vincolando la produzione all’uso esclusivo e obbligatorio di orzo, luppolo e acqua. Il lievito, ancora sconosciuto nel XVI secolo, venne aggiunto agli ingredienti dopo la sua scoperta.
L’editto, che avrebbe dovuto rimanere in vigore solo per quell’anno con l’obiettivo di tutelare il raccolto, non fu mai ritirato fino al 1992 quando la Germania dovette adeguarsi alle normative europee.
Il prototipo della moderna birra Lager nacque infatti in Baviera nel 1539.

Federico II Hoenzollern, re di Prussia, nel 1777 decretò: “È vergognoso questo incremento nella quantità di caffè consumata dai miei sudditi e l’ammontare di denaro che conseguentemente esce dal Paese. La mia gente deve bere birra. Sua Maestà è stata cresciuta a birra e così i suoi avi”.
Più avanti nel tempo, siamo nel 1844, la passione dei tedeschi per la birra fece quasi scoppiare una guerra. Accadde quando il re Ludovico I impose una tassa sulle birrerie, provocando la rabbia dei produttori di birra e dei loro dipendenti. Il malcontento causò una protesta che divenne in breve una vera rivolta contro il governo. Quattro giorni di scontri bastarono per dimostrare l’attaccamento della popolazione verso la bevanda nazionale.
Questa tradizione storica è sicuramente tra le ragioni per le quali, la birra tedesca ha mantenuto uno standard qualitativo così alto.
Diverse tipologie di birra tedesca si distinguono per le basse fermentazioni: Lager, Dunkel, Schwarzbier, Pilsner o le Märzen. Non manca la produzione di una gamma, in crescita, di Ale e birre acide.

Simbolo della dimensione brassicola tedesca è ovviamente L’Oktoberfest, la festa della birra più famosa al mondo. Le origini risalgono al 12 ottobre 1810, data delle nozze, celebrate a Monaco di Baviera, tra il principe Ludwig e la principessina Teresa.
Gli sposi fecero organizzare una grande festa per condividere il momento con i loro sudditi, nella piazza della città, che a partire da quel momento prese il nome di Theresienwiese, “il prato di Teresa”. La festa ebbe un grande successo, anche grazie ai fiumi di birra che scorrevano e piacque a tutto il popolo. Venne così stabilito di rinnovare l’evento ogni anno sino ai giorni nostri.
Oggi si tengono due manifestazioni sotto l’emblema Oktoberfest. Alla tradizionale di ottobre a Monaco, che quest’anno celebra la sua 188 edizione, si tiene anche una Oktoberfest di primavera nelle città di Monaco e Stoccarda. Eventi meno turistici e più locali, perfetti per vivere le sensazioni della tradizione della festa della birra più famosa e antica del mondo. Gustare boccali di birra, accompagnati dalle specialità bavaresi come stinco di maiale, il pollo allo spiedo e i celebri Brezel, tipico pane a forma di anello e salato in superficie. Il tutto accompagnato dalle orchestrine che suonano musica tipica.

Tra le diverse birre, da non perdere la “Erdinger Oktoberfest”, dal colore giallo intenso e dalla schiuma compatta. L’aroma è fruttato con leggeri sentori erbacei e grano, mentre in bocca il gusto si presenta delicato con aroma fruttato e note di banana.
Le birre Erdinger vengono prodotte sin dal 1886 ad Erding in Baviera. Un birrificio che segue le ricette dell’antica tradizione, utilizzando modernissime tecnologie ed impegnando materie prime di altissima qualità: luppoli nobili dell’Hallertau, lieviti selezionati e riprodotti in azienda, acqua che proviene dai pozzi sotterranei di proprietà del birrificio.
Altri due suggerimenti nel vastissimo panorama di birre tedesche, comprendono: Privat-Brauerei Schmucker GmbH & Co. KG, fabbrica di birra a Mossautal, nello stato tedesco dell’Assia e Paulaner Brewery Group.
La prima comprende 18 tipi di birra tutte rigorosamente prodotte seguendo l’editto di purezza. Il logo del marchio di oggi mostra un ‘contadino Odenwald’ in costume maschile e pizzo nero a tre punte, indossato intorno al 1900 in occasione di feste nell’Odenwald.
La Paulaner comprende diversi marchi e birrifici tra i quali Hacker Pschorr, Kulmbacher, Fürstenberg, Schmucker, ed è presente anche sul mercato italiano, nota interessante per gli appassionati.
Germania e birra binomio indissolubile, basti pensare che per dire “non è affar mio” i tedeschi usano l’espressione “das ist nicht mein Bier”, che significa “questa non è la mia birra”.