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La Scandinavia è un’area che comprende per ragioni geografiche, storiche e culturali, alcune nazioni del Nord Europa, dalla Norvegia alla Svezia, dalla Finlandia alla Danimarca. Un territorio, nel suo complesso, dove le attività brassicole hanno profonde e antiche radici e tecniche di produzione che spesso si sono mantenute tali con un costante e geloso passaggio generazionale di competenze e piccoli segreti.

Ad esempio, il lievito utilizzato era il medesimo con il quale si produceva il pane e veniva custodito con grande cura nelle fattorie. Come in diversi altri Paesi tra quelli che abbiamo descritto e conosciuto, anche la Scandinavia ha le sue birre del territorio, con caratteristiche differenti da luogo a luogo.

Nella Finlandia del Sud è presente la birra Sahti. Non è filtrata né pastorizzata, si presenta leggermente torbida, dal sorso di ottimo carattere, molto identitaria della cultura rurale di un territorio dove è prodotta sin dalla fine del 1700 e rappresenta la bevanda celebrativa dei momenti importanti.

Si tratta di birre dalla storia antica e molto interessante, difficile trovarle fuori dai Paesi di origine, come accade per la Gotlandsdricka in Svezia o la Maltøl in Norvegia.

Sempre in Norvegia, troviamo birre prodotte con lo stile “Stjørdalsøl” molto antico, detto della “birra affumicata. Poco conosciuto all’interno dei confini della Nazione, questo stile continua ad essere utilizzato nella contea del Nord-Trøndelag, ora divenuta Trøndelag, sull’incantevole fiordo di Trondheim. La zona di produzione dello Stjørdalsøl è circoscritta tra le città di Stjørdal (da qui il nome dello stile birrario), Skjelstadmarka, Skatval ed Hegra.

Una cultura della birra, quella scandinava, che si declina con prodotti molto interessanti e di grande soddisfazione, come le Raw Ale, birre con una caratteristica fondamentale: il loro processo produttivo non prevede bollitura. Queste birre stanno vivendo oggi un periodo di grande interesse e diffusione.

Si assiste inoltre alla crescita sia numerica che qualitativa dei birrifici artigianali in Svezia, Danimarca e Norvegia. Tra le numerose realtà, una delle più conosciute è Mikkeller, fondata a Copenhagen nel 2006 dall’insegnante Mikkel Borg Bjergsø e dal giornalista Kristian Klarup Kelle. I due si ispirano ad alcuni piccoli produttori statunitensi che amano rompere le regole per ricercare qualcosa di originale e di alta qualità. Introducono ingredienti particolarmente ricercati come foglie di avocado, frutti del litchi, il chipotle(peperoncino affumicato dall’intenso aroma).

Decidono di concentrarsi sulle ricette prendendo in affitto gli spazi produttivi quando necessario. Un sistema che viene definito ‘gypsy brewing(birrificazione nomade), ancora utilizzato da Mikkeller, nonostante l’azienda si sia stabilizzata per dimensione e mercato.

Sulla costa occidentale della Svezia viene prodotta dal birrificio Stigbergets, una IPA di ottimo equilibrio dai sentori pieni di malto e note agrumate di lime e mandarino.

Se inoltre vogliamo individuare la città “capitale della birra” in Scandinavia, questa è senza dubbio Stoccolma, dove numerosi sono gli indirizzi di birrerie storiche e locali contemporanei dove protagonista è sempre la birra. Un quartiere dove la scelta è sicuramente ampia è quello di Sodermalm, una delle quattordici isole principali che formano la città di Stoccolma. Tra i numerosi indirizzi vale una visita l’Akkurat, un bellissimo accogliente Pub, dove la scelta quasi infinita di birre, si abbina ad una cucina appagante.

E ovviamente, in ogni Paese scandinavo quando si alzano i boccali per un brindisi in compagnia si dice “Salute”. In Danimarca il termine è “Skål”