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L’industria della birra in Italia è un comparto che si sta dimostrando più che mai in salute, con risvolti estremamente positivi anche in termini occupazionali.

Ad oggi il settore assicura lavoro a 92.066 dipendenti distribuiti proporzionalmente lungo l’intera filiera, secondo gli ultimi dati disponibili, quelli del 2017, analizzati nella quarta ricerca di Osservatorio Birra, promossa da Fondazione Birra Moretti e realizzata da Althesys, dal titolo: “La creazione di valore condiviso del settore della birra in Italia”.

Non si tratta di un dato isolato, al contrario siamo davanti a un solido trend di crescita. Dal 2015 al 2017, infatti, la filiera della birra ha creato ben 6.000 posti di lavoro in più (il numero di dipendenti nel 2015 era di 87.668), con un incremento di oltre il 5%. In particolare, nel 2017, per ogni addetto alla produzione della birra il settore ha assicurato ben 22 occupati complessivi a livello di filiera.

La fase della filiera che dà più lavoro è quella della distribuzione e vendita di birra destinata ai canali Ho.Re.Ca. e Modern Trade, dove i lavoratori dipendenti sono circa 84.000. Anche in questo caso il trend è molto incoraggiante: dal 2015 al 2017, il numero di lavoratori dipendenti direttamente connessi alla distribuzione e vendita di birra è aumentato di circa 4.000 unità (+13%) da 80.347 a 83.829. Numeri importanti e significativi se si pensa che a beneficiarne sono soprattutto i giovani. Secondo gli ultimi dati ISTAT, infatti, nel 2015 il 33,7% dei lavoratori dipendenti del settore della ristorazione aveva meno di 30 anni e l’82,8% meno di 50 anni.